domenica 18 maggio 2014

Lampada a petrolio

"Molto confusamente mi ricordo delle tante e tante sere che passammo insieme. La scena che si ripeté all'infinito, s'impresse nella mia mente così: tutt'e quattro eravamo seduti intorno al fine tavolo veneziano su cui ardeva una grande lampada a petrolio coperta da uno schermo di stoffa verde che metteva tutto nell'ombra, meno i lavori di ricamo cui le due fanciulle attendevano, Ada su un fazzoletto di seta che teneva libero in mano, Augusto su un piccolo telaio rotondo".

Zeno dopo aver ricevuto un netto ed accorato rifiuto da parte di Ada e uno più cordiale da parte di Alberta, decide di chiedere la mano ad Augusta poiché l'idea di diventare un estraneo per la sua amata lo ferisce eccessivamente.

La notizia viene accolta con felicità da parte di tutta la famiglia Malfenti, Ada compresa, che benedice la nuova coppia con le seguenti parole: "Sappiatelo: giammai un uomo che creda di aver fatta una cosa con precipitazione, ha agito più saviamente di voi".

In questo passo troviamo un riferimento alla lampada a cherosene o lampada a petrolio ovvero un sistema di illuminazione che sfrutta come fonte di energia la combustione del cherosene.
La lampada è composta da un bulbo contenente il combustibile, uno stoppino che va dal bulbo all'esterno e un "copri lampada" aperto di vetro che permette quindi il passaggio dell'ossigeno.
Durante la combustione il cherosene risale lungo le fibre dello stoppino per capillarità garantendo così un rifornimento costante di combustibile alla fiamma. In passato, prima della scoperta della raffinazione del petrolio, si usavano oli vegetali o di balena (i quali producevano molto fumo e poca luce). La produzione di lampade a petrolio avvenne dal 1859 agli inizi degli anni cinquanta (dopo si diffuse l'illuminazione elettrica), oggi per alimentare queste lampade non si usa più il petrolio (nocivo e pericoloso) ma degli oli di paraffina profumati.

 Da Wikipedia

Lascio come di consuetudine un paio di link per i lettori più volenterosi:
 

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